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Azienda Agricola Vitivinicola Casa del Diavolo

Azienda Vitivinicola Casa del Diavolo a Castiglione Chiavarese

Oggi parleremo dell’Azienda Vitivinicola Casa del Diavolo. BioTigullio5Terre pian pianino ha saputo ritagliarsi un posto nel cuore dei propri amici. Nonostante la nostra iniziale diffidenza, nostra dei Liguri, alla fine sappiamo essere solidali e soprattutto altruisti. Così capita che spesso a suggerirci i futuri racconti, siano proprio loro, le realtà e le attività già presenti sul sito. Eccoci oggi arrivare e bussare alla porta dell’Azienda Agricola Casa del Diavolo. Come ci siamo arrivati? Proprio grazie ad altre aziende vitivinicole. Una in particolare quella di Domenico di U Cantin. Ci troviamo nella Valle del Torrente Petronio, a Castiglione Chiavarese dove ormai siamo diventati di casa.

La Storia che ci narra Federica dell’Azienda Agricola Casa del Diavolo è toccante ed appassionata e si potrebbe già raccontare da sola. Basterebbe solo ci fosse una mano, magari anche meglio della nostra, in grado di trascriverla mettendola nero su bianco sul grande libro del web. Ma per ora accontentatevi di questa. Faremo del nostro meglio per essere i più fedeli possibile al racconto.

La Nostra Storia

È ora di passare la parola a Federica per farci dire da lei come nasce l’Azienda Agricola Casa del Diavolo. “Mi chiamo Federica e di professione faccio la fotografa. O meglio lo ero. Ma questo vi sarà più chiaro con il prosieguo della storia.

Con la mia famiglia siamo giunti a Castiglione Chiavarese nel 2010 acquistando da un anziano contadino un casolare con annessi sette ettari di terreno. L’amore è stato subito di quelli a prima vista. I vasti spazi aperti, il gorgoglio nel silenzio del torrente Petronio che scorre poco lontano da qui. E poi la vigna e l’uliveto. Era impossibile restare impassibili difronte a questo scenario. Soprattutto per mio fratello Valerio, che già si vedeva nei suoi hangar aerospaziali, in quanto da futuro ingegnere ingegnere, lì si sarebbe svolta prevalentemente la sua vita professionale. Lui aveva già deciso che fare del suo futuro, lo si leggeva nei suoi occhi brillanti e nel suo sguardo emozionato. Prendersi cura di quei terreni che sembrano salire su su verso il cielo. Ridare vita all’antico vigneto autoctono e dare una risistemata agli ulivi. Ecco cosa intravvedeva.

Azienda Agricola Casa del Diavolo Castiglione Chiavarese le vigne

Così comincia l’avventura. Un’avventura fatta di tanto studio e di tanto lavoro. Mattina, pomeriggio e poi sui libri di notte fino a tardi. Le materie ora sono del tutto differenti dalle sue: la viticoltura, l’agraria, l’enologia ed i preziosi consigli che ha sempre cercato ed ascoltato dai contadini del loco. È stato tutto un crescendo.

Le sue frequentazioni erano diventate a base di enologi ed agronomi, quasi fossero ormai dei fidati amici di specializzazione. Nel 2014 realizza il suo primo sogno con l’uscita dell’etichetta N°1 DOC vinificando in purezza il Ciliegiolo, la Bianchetta ed il Dolcetto. A seguire nel 2018 sperimenta una nuova macerazione della bianchetta. Il risultato c’è ed i complimenti arrivano un po’ da tutte le parti. Ricordo che erano soltanto 160 le bottiglie e che le abbiamo numerate a mano una per una”.

Chi Siamo – L’Azienda Casa del Diavolo

Casa del Diavolo è una piccola realtà artigianale vitivinicola a conduzione familiare: mamma, papà, zia, mio fratello e la sottoscritta. L’azienda è attiva con una produzione di circa cinque mila bottiglie l’anno.

Nel 2017 veniamo premiati nella Top Hundred Bianchetta. Dove? Alla rassegna della Golosaria, evento di Cultura e Gusto promossa dal Club di Papillon dove si accendono i riflettori sui produttori artigianali d’Italia. Il nostro vino viene classificato nei Top 100.

Azienda Vitivinicola Casa del Diavolo Castiglione Chiavarese Vini

Nonostante abbiamo soltanto un ettaro di vigneto ed il secondo e mezzo è prossimo ad arrivare, vogliamo restare degli artigiani vignaioli. Non ci interessa la vinificazione industriale. Vorremmo tornare a dar vita a più ettari di vigna, ma se questo non sarà fattibile perché mancheranno le forze, non si farà. La priorità nel frattempo e pulire tutti i terreni e consegnarli alle piante aromatiche. Un esempio è la rosa che abbiamo già adottato.

Purtroppo non tutti i sogni si realizzano senza procurarsi delle ferite e senza portare delle cicatrici. Mio fratello Valerio se ne è andato prematuramente a far parte del luminoso firmamento. Eccomi qui la fotografa della Brianza che compare a chiudere il finale. Che fare ora? Restare o partire? La mano di mio fratello sembra spuntare da quelle foglie verdi illuminate da un raggio di sole. Non si può scegliere, si può solo obbedire.

Infine ecco la nostra piccola cantina, la nostra cucina dell’anima, dove vinifichiamo. Presto la trasformeremo anche in un un locale dove poter degustare i nostri vini e fare un assaggio dei prodotti della valle. I vini si possono acquistare direttamente qui in azienda e voi dovete essere tra i primi a venirci a trovare”. “Promesso” rispondiamo io e mia moglie. Dopo questa storia, siamo sempre più consci che il nostro contributo è piccolo ma sicuramente importante. Grazie Federica. Grazie della stupenda concretezza della Casa del Diavolo.

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