Azienda Agricola Federica Figone a Varese Ligure
Oggi ci spostiamo nel Bio Distretto della Val di Vara, e nello specifico nella Località di Pian delle Galline a Varese Ligure. Siamo qui per conoscere Federica Figone e la sua azienda agricola che porta il suo nome. Queste nuove amicizie, che pian pianino si aggiungono al libro che BioTigullio5Terre sta scrivendo sul web, ci insegnano tanto. Ci fanno tornare con i piedi per terra. Ci aiutano a capire che il territorio ed i saperi di una volta che non sono solo fatica ma anche studio, ricerca e passione. Per questo è necessario raccontarli e condividerli. Come diciamo noi: “È importante fare rete perché in tanti si può far passare il messaggio. Un mondo diverso non solo è possibile ma è soprattutto necessario.”
Diamo quindi la parola a Federica e lasciamo che sia Lei a raccontarci questa storia. Una storia che sembra riportarci indietro nel tempo almeno di mezzo secolo, ma forse anche di più.
La Nostra Storia
Lei è Federica classe 85, originaria di Varese Ligure e delle sue valli ed ora ci racconterà prima della sua idea e poi del suo progetto che è diventato un progetto comune portato avanti da tante donne. Quello che seguirà è un racconto di pecore, di lana ma soprattutto di amore.
“Sono Federica Figone. Nel 2017 rilevo l’azienda agricola che fino a quel momento era stata gestita da mia madre. Io sono nativa di Varese Ligure dove tradizionalmente le famiglie contadine da sempre hanno posseduto capi di pecore, di capre e di mucche. I cambiamenti degli ultimi cinquant’anni anni hanno sovvertito le antiche usanze del loco e quindi anche noi, poco alla volta, ci siamo ritrovati ad allevare esclusivamente bovini. Nel 2016 con mia mamma decidiamo di tornare alle origini. Dal momento che avevamo alcuni appezzamenti più piccoli ma ripidi e scoscesi rispetto a quelli dove pascolavano le mucche, abbiamo capito che le pecore avrebbero fatto al caso nostro.
Così nasce l’idea, e da questa un progetto. Quello di far tornare gli ovini nella valle. Non stiamo parlando di pecore qualsiasi, di pecore selezionate e specializzate ma di pecore a triplice attitudine (da lana, da carne e da latte): le ‘pecore nostrane‘.
Il mio progetto assieme a quello di Elena Gabbi ed Elisa Picasso che si è concretizzato anche grazie ai social ed alla rete internet, è quello di preservare questa antica razza autoctona del Passo della Cisa e dell’Appennino Tosco Emiliano. Con l’aiuto appassionato e competente del veterinario Alessio Zanon, esperto in salvaguardia delle razze autoctone ed in via di estinzione, abbiamo costruito il nostro apprendistato per sviluppare questo progetto. Oggi questo disegno indossa e porta il nome: ‘Progetto Pecora Nostrana’.
Il modo più naturale per far conoscere questa specie ovina, e quindi di sensibilizzare ed avvicinare altre persone al programma, è stato ed è quello di realizzare manufatti con la lana di questi straordinari animali”.
Chi Siamo – L’Azienda Federica Figone
Come tutte le rivoluzioni, spesso accadono un po’ per gioco un po’ per caso. “Nel 2019 ho iniziato a lavorare la lana delle mie pecore. Come natura vuole, il ciclo del mio lavoro è legato a quello delle stagioni. In primavera viene effettuata la tosatura, dopodiché viene selezionata la lana (quella del collo e delle cosce viene scartata mentre viene utilizzata quella della schiena), lavata e poi lasciata ad asciugare all’ombra. La fase successiva è quella della cardatura, una sorta di spazzolatura dove le fibre vengono girate tutte nello stesso verso.
A questo punto una parte della lana viene ricardata e lavorata con ago da feltro (ago con tanti piccoli uncini) mentre la lana restante non viene ricardata ma allargata a mano e filata con il fuso in legno. Dopo un procedimento certosino si ottengono i gomitoli e le matasse. Segue la fase della tintura che viene realizzata con colori naturali ottenuti da fiori, bacche, cortecce ed erbe raccolte esclusivamente all’interno della mia tenuta. Anche i colori sono una conseguenza legata al ciclo più o meno fertile delle stagioni in quanto ne deriva la capacità di approvvigionarmi delle materie prime atte alla colorazione.
Per vendere i miei lavorati artigianali mi affido ai mercatini locali ed ai miei canali social dove ormai ho tanti amici ed amiche che mi seguono.
Riesco anche a fare qualche lavorato di lana vergine (la lana ottenuta dalla prima tosatura) grazie alle agnelle che sono nate in questi anni.
I prodotti che realizzo sono berretti, scalda collo e babbucce per adulti e piccini e quando la quantità di lana me lo permette, anche alcuni maglioncini per bimbi.
Ho ancora due sogni nel mio ripostiglio dell’anima. Uno è quello di creare una solida rete per salvaguardare quest’antica razza autoctona, ed allo stesso tempo ridare alla lana il suo giusto valore. L’altro è quello di realizzare dei cappotti con un ‘menage di lana cardata’ che è l’unione di filati di differenti colori in modo da ottenere capi unici, originali e tutti diversi gli uni dagli altri. Solo così si rende la creazione inimitabile”.
Quanto stiamo imparando giorno dopo giorno da tutte queste realtà che ci aiutano a crescere e loro con noi, giorno dopo giorno. Grazie Federica per quello state facendo. Non abbiate paura e schiacciate il piede sull’acceleratore per questa causa più che potete.
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- Dove Siamo: Loc. Pian delle Galline Varese Ligure – SP